Istruzione sul Giovedì Santo, dal Manuale di Filotea di Riva

giovedì-santoIl Giovedì Santo si chiama in Coena Domini: perché Gesù Cristo fece in tale giorno coi suoi Apostoli l’ultima Cena solenne in un magnifico salone di Gerusalemme; perché in essa istituì Gesù Cristo la gran Cena spirituale dell’Eucarestia preparata per tutti i popoli fino alla consumazione dei secoli.

Nel Giovedì Santo si fa la comunione anche del Clero per ricordare che in tal giorno Gesù Cristo di propria mano distribuì ai suoi Apostoli il SS. Sacramento, da lui istituito dopo la cena legale, sotto le specie del Pane e del Vino.

Non si dice che una Messa e questa dal primo dignitario di ciascuna chiesa in cui si celebra, per indicare che in tal giorno il solo Gesù Cristo consacrò e dispensò di sua mano il Pane ed il Vino già tramutati nel suo corpo e nel suo sangue.

Si consacravano dal Vescovo gli olii che si usano per i quattro Sacramenti, il Battesimo, la Cresima, l’Estrema Unzione e l’Ordine, nonché nella consacrazione delle cose destinate al divin culto e ciò per dimostrare: che in tal giorno Gesù Cristo deputò gli Apostoli in suoi speciali ministri, facendoli non solo sacerdoti ma anche Vescovi; che ogni benedizione procede dalla Passione a cui Gesù Cristo diede principio coll’Orazione nell’orto dopo la Cena.

Si fa cessare il suono delle campane per significare con questo silenzio: la mestizia della Chiesa; il silenzio degli Apostoli che, per timore dei Giudei, cessarono di predicare Gesù Cristo e si diedero alla fuga.

Si fa la lavanda dei piedi: per onorare la memoria di quella che fece Gesù Cristo ai suoi Apostoli; per secondare l’invito che fece Gesù Cristo che dopo aver lavato i piedi ai suoi Apostoli, li esortò tutti ad imitare il suo esempio.

Si fa il Santo Sepolcro con molta magnificenza per ricordarci: che Gesù Cristo fu sepolto in un sepolcro nuovo, reso poi sommamente glorioso nella sua Resurrezione; che Gesù Cristo anche nel suo corpo separato dall’anima, merita l’adorazione di tutto il mondo, perché unito inseparabilmente alla divinità; che deve essere con molta cura purificato il nostro cuore quando in esso, come già nel Sepolcro, sta per essere depositato Gesù Cristo come colla SS. Comunione.

Non si tiene Acqua Santa nella Chiesa per indicarci: che i fedeli in questi giorni devono essere così mondi da ogni peccato da non abbisognare di purificazione; che quando Cristo ci lava col sangue, non conviene usare altra aspersione.

Si fanno devote visite al Santo Sepolcro: per riparare i tanti torti fatti a Gesù Cristo nei sette viaggi della Sua Passione; per imitare la SS. Vergine e le altre pie donne che onorarono Gesù Cristo ora coll’accompagnarlo fino al Calvario per assistere alla sua morte, ora coll’avviarsi al sepolcro per imbalsamare il cadavere.

UFFICIATURA DELLA SETTIMANA SANTA

GIOVEDÌ SANTO

VENERDÌ SANTO

SABATO SANTO

ISTRUZIONE SULLA SETTIMANA SANTA