80 anni di Familia Christi: Vangelo, Carità ed unione in Cristo

Ottanta anni sono trascorsi da quando la professoressa Tommasina Alfieri decise di dar vita alla Familia Christi (17 settembre 1937) sotto l’ispirazione e la guida di Mons. Canovai. Oggi, nel ricordare gli albori di questa Opera, vogliamo riproporre le motivazioni ed i fini per cui si decise di dar vita ad una nuova realtà all’interno della Chiesa.

12294719_992215504153848_6001016117993937242_nNell’intuire il grande travaglio che il mondo attraversava nel secolo scorso, l’Alfieri individuò con lucida consapevolezza i problemi che corrodevano gli uomini e le donne di una società sempre più contraffatta dalla secolarizzazione e dall’allontanamento dai valori cristiani. Nel delinearli e presentarli all’allora Sostituto della Segretaria di Stato Giovan Battista Montini scriveva: “l’uomo si fa sempre più nemico all’uomo, nell’egoismo, nella incomprensione e nel sospetto dell’altro, nella concorrenza e nella opposizione all’altro. Così è nella famiglia, così nel campo del lavoro. Così tra le diverse categorie sociali, dall’alto al basso. Basta vivere per accorgersene e patirne”. Uno sguardo attento ai problemi sociali che coinvolgevano (e coinvolgono ancora oggi) l’individuo permise di leggere e descrivere quel disagio collettivo che la Familia Christi desidera provare ad arginare. Mentre la società civile, la politica e l’economia dettavano nuovi status, leggi e mezzi per un popolo volto al progresso e ad una emancipazione dal passato e dalla tradizione, si affermava sempre più forte un trionfo pagano dell’io, dell’individualità e la rivalutazione, se non l’esaltazione, dei principi condannati da Cristo.  Nella sempre più insorgente aspirazione a fare gli uomini fratelli, si negava ad essi, o in teoria o in pratica, un Padre comune e nel parlare o nel progettare di fraternità si affermavano i diritti dell’egoismo e dell’orgoglio.

La soluzione a questi  problemi, ricordava sempre Tommasina Alfieri, è nelle mani e nel cuore di noi cristiani perché “i cristiani, nel dire «Padre nostro», affermano che ogni uomo è fratello per la comune origine e la comune destinazione soprannaturale, e sono impegnati a considerarlo come tale” e “perché i cristiani hanno il Vangelo, tesoro custodito per loro dalla Chiesa e sanno che il comandamento nuovo di Gesù Cristo, quello da Lui dato per fare nuova l’umanità, è «amatevi l’un l’altrο come lο vi ho amati» (S. Giov. XIV – 34)”.

Pensando che tutte le leggi, trattati, gli accordi, resteranno inefficaci se nel cuore degli uomini non ci sarà una rivoluzione di rinnovamento nella carità, si decise di operarla prima di tutto nei cuori. Allora agli albori della Familia Christi ed oggi nel cammino quotidiano che tutti gli appartenenti e gli amici dell’Opera attuano con zelo, fede e cura. Ogni intenzione così è volta ad essere fedeli alla legge dell’Amore, ogni sforzo ad essere veramente cristiani ed al risolvere tutte le situazioni e le relazioni della nostra vita secondo i principi evangelici.

E poichè il Vangelo si riassume tutto nella Carità nella Familia Christi ci si è proposti di pregare, pensare, parlare, agire secondo la Carità. L’ideale di questa vita di Carità è semplice, della semplicità stessa di Dio che è Carità: ma non è davvero facile in questo nostro mondo in cui l’individualismo, l’egoismo è padrone: e non è facile con l’istintivo amore di sé continuamente risorgente ad ostacolare o a ridurre il dono a Dio ed ai fratelli.

Per questo ci siamo uniti e l’abbiamo fatto seguendo le vie della Provvidenza: per avere la forza dell’unione, della collaborazione, del mutuo esempio ed incoraggiamento, della mutua correzione, per avere la spinta al superamento di sé nello scambievole aiuto fraterno; per avere la possibilità di una formazione profonda che custodisca e potenzi la nostra buona volontà, ci renda sempre più capaci di Carità e di Carità sempre più pura, alta, concreta, abituale; per creare un ambiente dove, con la grazia di Dio, si concretizzi il nostro ideale di fraternità cristiana e si respiri la Carità e in cui ogni anima doni e riceva Carità; per offrire, umilmente ma schiettamente, un esempio di fraternità reale, viva, in mezzo al mondo ed essere un centro di irradiazione della Carità.

*I brani di questo testo prendono ispirazione dallo Statuto Spirituale della Familia Christi, 22 gennaio 1951